lunedì 1 dicembre 2014

Lilith 13

Il 21 novembre è giunto in edicola il nuovo numero di Lilith.
Si tratta di una mini-serie (in totale saranno 18 numeri) ad opera di Luca Enoch che firma sia la sceneggiatura che i disegni (disegni che tra l'altro spaziano ottimamente dalle vignette "serie" e dettagliatissime alle gag visive "cartoonesche" e in stile manga! Geniale).
La protagonista, Lilith appunto, è una viaggiatrice del tempo e spietata cacciatrice di Triacanto, un misterioso virus che nel futuro ha sterminato la razza umana. Lilith, per scongiurare questo futuro, attraversa i secoli per cercare di evitare che il batterio si diffonda.
Testata con cadenza semestrale, giunge al 13° episodio. Questa volta Lilith si ritrova nel Messico del 1500, quando i conquistadores spagnoli (e non) si macchiarono del più grande genocidio della storia con lo sterminio dei nativi americani. Come ricorda Luca Enoch nell'editoriale, "limitandoci al solo Messico, alla vigilia della conquista la popolazione era di circa 25 milioni di abitanti; nel 1600 era ridotta a 1 milione". Senza contare la sistematica distruzione di ogni elemento culturale dei nativi come libri, monumenti e intere città, così da cancellare quasi ogni traccia della cultura e delle tradizioni delle popolazioni colonizzate.
Questa saga, come praticamente è stato anche nelle intenzioni di Gianfranco Manfredi con Adam Wild, riporta all'attenzione dei lettori alcuni dei più grandi crimini dell'umanità poco conosciuti, trascurati o dimenticati, e rappresenta un ulteriore monito affinché certe cose non si ripetano più.
Come diceva Nathan Never nel numero mensile 282, «penso a quanto sarebbe bello se davvero avessimo la capacità di imparare dai nostri errori».

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