sabato 25 ottobre 2014

Dylan Dog - Vittima degli eventi

Ieri c'è stato l'evento più interessante dell'intera edizione del Festival Internazionale dei Film di Roma 2014.
All'interno della sezione Wired Next Cinema, la rassegna che si occupa di Cinema e Innovazione, con laboratori, incontri (tra cui i The Jackal, ormai da tempo un pilastro del web, e non solo, italiano) e proiezioni legate al binomio Cinema e Web, è stato proiettato il mediometraggio da 50 minuti "Vittima degli Eventi", il fan-movie su Dylan Dog.
Il film è stato diretto da Claudio Di Biagio, altro volto noto del web (casomai qualcuno ancora non lo sapesse...) ed è stato realizzato ricorrendo al crowdfunding, cioè i fondi sono stati raccolti da donazioni spontanee effettuate dai fans online: una pratica mai utilizzata per opere di una tale rilevanza, sebbene Di Biagio abbia voluto sottolineare come non sia completamente inedita in Italia e che però spera non diventi una regola perché si rischia di non riuscire a veder riconosciuti, anche economicamente, i meriti e il lavoro dei tanti professionisti coinvolti (sono stati raccolti circa 30'000 € con cui si sono semplicemente coperte le spese di realizzazione e produzione del film, mentre gli attori e i tecnici hanno collaborato a titolo gratuito!).
Alla proiezione di ieri, presso il MAXXI (Museo di Arte Contemporanea a Roma) si è registrato il tutto esaurito. Alcune centinaia di persone, oltre 200 (la saletta non ne ha potute ospitare di più) hanno potuto assistere alla "prima" ufficiale del film. Visione gratuita anche stavolta (come i "secret show" organizzati in varie città d'Italia), sempre per questioni legate anche agli aspetti legali.
Infatti, la Bonelli ha ceduto tempo fa i diritti di sfruttamento del personaggio nel settore audiovisivo, per cui né la Bonelli né altri possono realizzare opere legate a Dylan Dog che possano essere sfruttate a livello economico. Si è ribadito dunque che si tratta di un Fan-Movie no-profit (almeno questo sembra sia ancora concesso...) e le proiezioni sono gratuite. Anche la realizzazione di alcune riprese, se fosse stata una produzione ufficiale, con le spese burocratiche e per i permessi vari, avrebbero richiesto enormi e assurdi costi: complicazioni legislative che si spera vengano modificate prima o poi.
Presente in sala Roberto Recchioni, attuale curatore della testata di Dylan Dog, trovatosi suo malgrado a dover fare "non ufficialmente" il portavoce della Bonelli. Oltre a dare "la sua benedizione" al progetto, ribadendo di aver apprezzato l'opera e di vedere (sia lui che la Bonelli) con simpatia l'iniziativa seguendo e appoggiando il progetto partecipando alle conferenze legate al film, non ha potuto far altro che ricordare e assicurare che la Bonelli si sta muovendo per recuperare i diritti su Dylan Dog e per diventare editore anche nel mercato dell'audiovisivo, producendo in prima persona quindi le opere legate ai propri personaggi fumettistici. In questo modo potrà mantenere un certo controllo sul prodotto finale garantendone la qualità e il non stravolgimento dei personaggi. Ricordando che già troppe volte si è assistito a realizzazioni estremamente deludenti per produttori e fans (si è ricordato l'obbrobrio statunitense su Dylan Dog, ma ci sarebbero anche altri casi come la serie tv canadese su Martin Mystère, citato in conferenza al Romics qualche settimana fa...), si è anche ribadito che il primo passo in tal senso lo si potrà vedere molto presto, con la realizzazione della trasposizione tv di "Orfani" (un motion-comic che andrà in onda da dicembre su Rai 4). Recchioni ha terminato l'intervento con la promessa che, una volta recuperati i diritti, di sicuro non si dimenticherà di chi ha già dimostrato una tale passione e professionalità con i personaggi Bonelli.
Il progetto, quindi, è "nato dal basso". Claudio Di Biagio in primis, fan e lettore di Dylan Dog, che ha diretto il film, Luca Vecchi che lo ha sceneggiato (sebbene ci tengano a sottolineare il contributo di tutti nell'apportare elementi e trovate che hanno generato il film così com'è), fatto dai fans e finanziato dai fans, realizzato con la partecipazione dei The Jackal. Già questo fa sì che questo film rappresenti una delle opere più importanti del panorama cinematografico (sperimentale e non) almeno degli ultimi 20 anni!
Oltre agli attrori protagonisti "esordienti" (passatemi il termine), sono stati coinvolti due "big" del cinema italiano: Alessandro Haber e Milena Vukotic. A parte le loro grandi performance che è quasi superfluo ribadire, a loro va soprattutto il merito di essersi rimessi in gioco ed aver accettato di rischiare con la partecipazione ad un progetto sperimentale fan-made low-budget (anzi, senza budget) dando fiducia (dimostratasi ben riposta) a questi giovani intraprendenti provenienti da una realtà tanto diversa da quella in cui si sono formati. Solitamente, infatti, i "big" cresciuti con le produzioni tradizionali (i ricchi produttori, le tv, i "professionisti" affermati) si tengono a distanza da pratiche nuove e differenti. Il loro coinvolgimento, invece, dimostra il loro grande valore come persone e la loro modernità che li differenzia da gran parte degli altri personaggi famosi del passato (che sia recente o remoto). Un merito per chi ha saputo coinvolgerli e a loro che si sono fatti trovare disponibili a partecipare a questo progetto!
Per quanto riguarda il contenuto del film, senza spoilerare, oltre ad aver ottenuto l'apprezzamento unanime della platea durante e dopo la proiezione, degno di plauso il fatto che, sebbene sia presente qualche inevitabile differenza rispetto al personaggio fumettistico (il film è ambientato a Roma e, come fatto notare nella conferenza dopo la proiezione, i protagonisti sono più giovani rispetto a quelli visti su carta), di sicuro si è riusciti ad essere estremamente fedeli per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi e le atmosfere del fumetto. Una pietra miliare che deve essere di esempio su come si fanno le trasposizioni cinematografiche di personaggi di altre arti e che fare una trasposizione non vuol dire "rubare" nomi da personaggi di successo e stravolgerli a proprio piacimento. Il difetto nell'Arte Moderna è che è passata l'idea che "fare Arte" voglia dire prendere elementi altrui di successo e snaturarli per "mostrare la propria creatività". Una pratica che ha portato a troppi storpiamenti di grandi opere di grandi autori da parte di gente egocentrica e presuntuosa con dubbie capacità...
Insomma, un film che andrebbe studiato dalle scuole e che di sicuro ha già un posto riservato nella Storia del Cinema!
Lasciateci esaltare questo capolavoro che assolutamente merita di essere visto e che verrà caricato in visione gratuita sul canale YouTube dei The Jackal!
Comunque, anche se Claudio Di Biagio dovesse riuscire (come si spera) ad essere finanziato da produzioni adeguate, a fine conferenza ha promesso "solennemente" (a suo modo) che non si monterà la testa. :)


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