mercoledì 22 ottobre 2014

Il Grande Blek compie 60 anni

Oggi in edicola è uscito un numero celebrativo per i 60 anni di IL GRANDE BLEK.
Si tratta del numero 140 della serie di ristampe pubblicate dalla EDIZIONI IF, la casa editrice fondata nel 2001 da Gianni Bono (già editore o direttore di altre testate fumettistiche tra cui TOPOLINO che diresse per circa un anno tra il 1999 e il 2000) che pubblica ristampe cronologiche dei grandi personaggi del Fumetto italiano.
Il personaggio, creato dal trio di autori denominato "EsseGesse" (Giovanni Sinchetto, Dario Guzzon e Pietro Sartoris), fu pubblicato per la prima volta il 3 ottobre 1954.
Il protagonista è Blek Macigno che combatte il colonialismo inglese nell'inconsueta ambientazione del New-England americano del '700.
Divenuto un successo internazionale negli anni '50 e '60, la sua pubblicazione originale termina nel 1967, sebbene le ristampe siano continuate e continuino fino ai giorni nostri.
Nel 1994 Dario Guzzon (scomparso poi nel 2000) accettò di creare delle nuove avventure di Blek, generando ben 45 nuove storie.
Alla produzione italiana si affianca anche quella di altri paesi. Le storie di Blek, infatti, vengono pubblicate in Francia già dal 1955 e, quando la produzione del trio EsseGesse terminano, la casa editrice "Edition Lug" di Lione affida la creazione di nuove storie ad altri autori. Ci sono anche edizioni realizzate nei paesi dell'Est-Europa (Jugoslavia, Slovenia, Serbia, Croazia) e nei paesi del Nord-Europa, oltre a Grecia e Turchia.

Per quanto riguarda i contenuti, purtroppo c'è da dire che qualche elemento celebrativo in più non ci sarebbe stato male... Ma andiamo nel dettaglio.
  • La copertina, con disegno di Jean Frisano (a proposito di produzioni francesi), ha il bollino che celebra i 60 anni del personaggio. Bene così.
  • L'editoriale di Gianni Bono è dedicato all'ormai imminente Lucca Comics & Games, dove presenterà un suo nuovo progetto editoriale che speriamo possa ottenere successo. Tutto ottimo (dato che, trattandosi di un mensile, non si poteva certo rimandare al numero successivo), se non fosse per il fatto che, trattandosi di un numero celebrativo, qualche riga su Blek non ci sarebbe stata male.
  • La prima storia è "La contessina di Russex": di produzione francese, nonostante abbia come autore Roberto Renzi e come disegnatore Carlo Cedroni (scomparso il 24 agosto 2008). La sua prima pubblicazione risale al 1967, ma questa volta la vediamo "nella sua versione originale, reintegrata di una sequenza finora soppressa nelle precedenti edizioni italiane.". Di sicuro dimostra il motivo per cui il personaggio ebbe grande successo in Francia: essendo risaputa la rivalità tra Francia e Inghilterra, non stupisce che si sia approfittato di questo personaggio per ridicolizzare gli inglesi. Quello che dispiace è che, a differenza di Tex e Zagor, nelle storie di Blek gli amerindi (nativi americani) vengono mostrati come i cattivi e vengono apostrofati con appellativi offensivi e razzisti... Sarà per questioni di realismo sulla cultura colonizzatrice dell'epoca che portò al genocidio dei nativi e che rimase nelle arti fino alla metà e oltre del '900, ma questo tipo di racconti fanno di Blek un personaggio meno positivo di quel che si potesse pensare.
  • La seconda storia è "Cannoni per i patrioti": questa, come nei numeri precedenti, si inserisce nell'attuale proposta degli episodi inediti di Blek di produzione jugoslava. Testi di Miodrag Milanovic (anche se nell'albo è pubblicato erroneamente Miograd) e disegni di Marinko Lebovic. Prima pubblicazione nel 1989.
  • In appendice, i due episodi finali della saga "Le avventure di Jean Lafitte - Il giustiziere dei mari" (episodio 27 e 28). Testi e disegni di Onofrio Bramante. Prima pubblicazione nel 1965. Si tratta di una saga ispirata al pirata Jean Lafitte, pirata francese del 1800. Essendo terminata la saga, nel prossimo numero in appendice verranno pubblicate le avventure de "Gli Invincibili".
Piccolo appunto: quando si tratta di ricorrenze di questo tipo, se proprio non si può creare una storia ad hoc, quantomeno bisognerebbe inserire qualche riga nell'editoriale che sottolinei l'evento, e magari almeno una pagina che ripercorra le tappe fondamentali e gli elementi storici del personaggio celebrato. Anche per eventuali nuovi lettori che, grazie al numero speciale, si potrebbero avvicinare al personaggio.
Questo genere di dimenticanza sembra essere un errore che, se non può definirsi "comune", quantomeno non è raro.

La citazione dell'albo (da Le avventure di Jean Lafitte):
Latimor: «Quando c'è una giusta causa da servire, l'uomo onesto non può sottrarsi» (p. 145)

4 commenti:

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  2. il grande Blek ottobre 1954...ottobre 2014..60 anni !!!
    Il piu' grande successo della EsseGesse.. con oltre 500 mila copie nel formato " striscia a meta' anni 50..le cause del suo incredibile successo furono molteplici..innanzitutto l'ambientazione storica ...quella del 700 del new-england americano quasi mai preso in considerazione da altri autori.. il paesaggio di quei luoghi--fiumi-foreste-laghi abitazioni e i piu' variegati personaggi...semplici coloni--indiani-giubbe rosse inglesi--pirati-soldati francesi ed anche una colonia di antichi vikinghi.
    Certamente disegnare tutto questo non era facile, ma il trio dei Torinesi miglioro' la grafica serie dopo serie..la fantastica abilita' del tratto di Sinchetto con la sua plasticita' ed il suo accezionale dinamismo unito a quello di Dario Guzzon veniva racchiuso non senza difficolta' in incredibili visioni prospetiche rifinite in maniera inncrediblie da Pietro Sartoris.
    Le storie si susseguirono con un ritmo incalzante e coinvolgente almeno fino alla 15 a. serie toccando picchi memorabili con i personaggi del fantomatico Pipistrello e dei misteriori Uomini Lince ..unico difetto del trio fu che non presero mai in considerazione per i personaggi piu' significativi di Blek una reintree' dei medesimi...a differenza della concorrenza ..basti pensare a quelli di Tex..!!!..forse questo nel puro stile del torinese..quello cioeì di non volere apparire piu' del duvuto per timore di arrecare fastidio agli altri.
    Blek venne poi pubblicato in quasi tutta Europa ..in Francia il successo fu travolgente al punto che terminate le storie EsseGesse..i transalpini pensarono di inventarne di nuove ..con altri disegnatori..le storie risultarono poi in gran parte assurde con sceneggiature e disegni da terzo mondo.
    In Grecia-Turchia e nella ex Jugoslavia furono pubblicate molteplici serie di Blek alcune con copertine decisamente accattivanti ,,difficilissimo riuscire a trovarle e catalogarle tutte ..me ne sto accogendo a mie spese!!!
    Grande Blek sei giunto alla soglia dei 60 anni di produzione..certo piu' di continue ristampe che di nuove storie.. comunque sei ancora dopo tanto tempo un CULT del fumetto almeno per quello europeo ..le tue pubblicazioni piu' datate sono sempre piu' inarrivabili per il loro costo..hai ancora un discreto numero di " fans " nascosti come patrioti carbonari dell'800 anche se loro fila purtroppo diminuiscono con il naturale trascorrere del tempo ..e le giovan lettori ti conoscono ormai solo come un MITO nelle entusiastiche e quasi commoventi descrizioni dei loro padri.
    A 60 anni hai ancora un fisico " bestiale " e la tua capiglaiatura..degna di un perfetto figlio dei fiori anni 70..continua ad essere di uno splendido biondo pannocchia..facci alemno sapere chi cura la tua immagine !!!
    Ah Grande Blek quanti lieti momenti ho trascorso in tua compagnia da ragazzo ..fra un compito e l'altro..ti ho perso di vista per un po' ..per ritrovarti e rileggerti con la stessa passione ai 40 anni divenendo poi purtroppo per le mie tasche anche un tuo maniacale collezionista.
    ancora un caro saluto sperando di rivederti ancora in edicola fra un paio di lustri..Giancarlo Sacco Torinese D.O.C. come te !!

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  3. Riguardo al vs. articolo ed in particolare al racconto " la contessina di Russex" contesto il fatto del presunto cattivo trattamento riservato dagli autori .in questo caso .il trio degli EsseGesse verso abitanti gli originali del luogo quindi le tribu' di pellerossa che compaiono nelle storie del Grande Blek .
    Probabilmente l'autore non ha mai letto le storie di Blek o almeno non in naniera conoscitiva perche' gia' a partire dalla prima serie ..e' proprio una tribu' di indiani..che alleandosi con lui lo aiutera' ' a conquistare il fortino inglese..
    Blek medesimo..durante tutte le 26 serie che compongono la sua epopea piu' volte si allea con loro per combattere sia le Giubbe Rosse..che i malvagi di turno e alcune dei sui flahback riguardo la sua gioventu' e le sue origini peraltro mai chiarite dagli autori, si trova quasi sempre in compagnia di fanciulli indiani ..e proprio una di queste storie si concludera' tragicamente dopo che Blek e Daino Veloce questo il nome dell'indiano si ritrovano a combattere insieme dopo molti anni..proprio con la morte del suo caro amico d'infanzia.
    Blek rimane a tuttoggi uno degli eroi di carta piu' positivi di tutti i tempi..misurato e leale,,un " vero paladino della Liberta "

    Giancarlo Sacco-Torino

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  4. Grazie per il commento.
    Mi fa piacere se nelle storie scritte dagli autori originari non sia presente del razzismo, ma la storia in questione non appartiene al trio EsseGesse: come ampiamente riportato nell'articolo, si tratta di una ristampa delle tante storie straniere (in questo caso francese) e l'autore è Roberto Renzi.
    Per evitare problemi, il trio avrebbe dovuto mantenere un controllo sulle storie pubblicate, per evitare "cadute di stile", ma così non è stato per cui il razzismo qui traspare eccome.
    Oppure per lei questi appellativi sono dei complimenti? "Muso rosso" (pag. 59, 69, 78) o "musi rossi" (pag. 71), "faccia di rame" (pag. 60, 64, 72), "Marmotta" (pag. 64), "brutta faccia di cuoio" (pag. 76).
    Se nelle storie degli EsseGesse c'era un trattamento diverso, per un numero speciale come quello dei 60 anni si poteva scegliere meglio cosa pubblicare, magari ricorrendo alle storie degli EsseGesse invece che a quelle di autori di dubbia moralità.
    Quantomeno, grazie al suo commento, vengono alla luce due ulteriori elementi da tener presente: prima di tutto, la scelta delle storie da inserire in un albo celebrativo (come già detto nell'articolo, sarebbe stato meglio una nuova storia ad hoc, ma non essendo possibile sarebbe stato meglio sceglierne una delle migliori almeno); e in secondo luogo il controllo su un personaggio affinché non avvengano stravolgimenti di personalità (sempre che sia così) o almeno il controllo su quali storie pubblicare sulle ristampe ufficiali...

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