giovedì 23 ottobre 2014

Speciale Dampyr omaggia la Rivoluzione Messicana

Ieri è uscito nelle edicole lo SPECIALE DAMPYR 10.
Si tratta del numero sul "cacciatore di vampiri" con cadenza annuale con cui stavolta si è approfittato per celebrare la poco conosciuta rivoluzione messicana, avvenuta all'inizio del secolo scorso per porre fine alla dittatura del Generale Porfirio Dìaz e poi del citato Victoriano Huerta.
In realtà, come riferimento alla "Revoluciòn" c'è semplicemente un episodio marginale ambientato nel 1914 da cui però si origina l'avventura che la squadra di Harlan Draka vive 100 anni dopo giungendo in Messico, e un accenno a metà volume.
La storia, scritta dal giallista Antonio Zamberletti e disegnata da Marco Santucci e Patrick Piazzalunga, fortunatamente si svolge su percorsi paralleli, senza far apparire fatti e personaggi reali come Emiliano Zapata e Pancho Villa citati anche nell'editoriale da Mauro Boselli, così che non ci sono stravolgimenti della Storia poco apprezzabili e rimane la plausibilità teorica di quanto viene raccontato. Scelta completamente opposta rispetto a quella fatta per l'ultimo albo (n. 17, annuale) della saga "Storie da altrove" in cui, sebbene il soggetto potesse reggersi tranquillamente da solo, si è andati ad inserire Oscar Wilde attribuendogli avventure non reali con il rischio che l'omaggio possa essere interpretato come uno sciacallaggio forzoso e inutile di un personaggio famoso reale (anche se a volte capita che invece la comparsata risulti riuscita e apprezzata).

Degna di nota la presenza, come da tradizione bonelliana, anche di un inserto musicale: "Sobre las olas" di Vicente Fernandez.

Proprio Sergio Bonelli, infatti, amava inserire sempre delle citazioni musicali  che dessero anche spessore e umanità al personaggio, oltre a creare praticamente un "punto di riferimento emozionale", come lo chiamava, anche per il lettore. Una volta scrisse:
«Non ho mai smesso di attribuire una colonna sonora che potevo udire solo io alle mie storie misternoiane, sia nelle sequenze in cui il romantico Jerry esplicitamente ballava, cantava o entrava in un locale dove qualcuno suonava una chitarra, sia nelle spettacolari, emozionanti immagini in cui la penna dei nostri disegnatori illustrava la panoramica del grande fiume che sembra scorrere verso l'infinito, le spiagge dorate lambite dall'oceano, la babelica animazione di un mercato... E proprio per creare un'atmosfera in grado di descrivere al meglio il 'mio' Brasile avevo preso l'abitudine di ascoltare tanta musica, attingendo a una montagna di vinili cassette e cd, fra i quali non mancava nessuno degli artisti a me cari»
(Almanacco dell'Avventura 2013, p. 28)

Citazione dallo SPECIALE DAMPYR n° 10 (attenzione spoilers):
Harlan: «Forse tutti noi siamo soltanto le comparse di qualcosa che ci sfugge... Le pedine di una guerra tra il bene e il male che si combatte dalla notte dei tempi... e il cui finale deve essere ancora scritto!» (p. 162)

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